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Green Day: Father of All.... la recensione

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Sesso, droga e rock and roll…. Questo è lo spirito con cui è stato concepito il nuovo album dei Green Day. 10 canzoni veloci, divertenti e ballabili, infatti il trio ha messo da parte la propria posizione politica (che ha caratterizzato i Green Day del 21esimo secolo) perché come dichiarato dallo stesso Billie "Trump ha già avuto più di 15 minuti di fama e noi non siamo intenzionati a dargliene ancora". I brani sono caratterizzati da una stesura dallo stile un po' vintage, andando a quelle che sono le radici del rock and roll cattivo e selvaggio, ma dal sound fresco. Ecco probabilmente se dovessi descrivere con una parola questo nuovo lavoro "selvaggio" sarebbe proprio quella più adatta. Si parte con "Father of all…" la title track, è l'inizio e di botto è come trovarsi in un'altra dimensione da quella che ci avevano abituato. "Fire, ready, aim" E' arrembante, ritmata e veloce, infatti si  meritata il posto come sigla per l...